Museo del Duomo di San Giorgio e Cona del Gagini

Museo del Duomo di San Giorgio  e Cona del Gagini
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Il Museo

Il Museo del Duomo di S. Giorgio offre l'opportunità di avere una visione completa della storia religiosa e politica della città di Ragusa degli ultimi mille anni.

Il percorso si snoda all'interno di una serie di ambienti suggestivi che un tempo ospitavano le stanze dei canonici. Imperdibili i progetti originali dell'architetto Rosario Gagliardi relativi alla costruzione della nuova fabbrica del Duomo.

Il visitatore potrà godere, a piano terra, oltre che dei progetti originali dell’architetto Rosario Gagliardi inerenti la costruzione della nuova fabbrica del Duomo anche degli imponenti frammenti lapidei superstiti dal terremoto del 1693, in gran parte appartenenti alla vecchia chiesa tardo-gotica dedicata a San Giorgio e ubicata nei pressi dei giardini iblei, sede in cui si conserva ancora oggi il fastoso portale.  Al piano superiore si può invece ammirare il prezioso e vasto campionario appartenente al Tesoro di San Giorgio, tra cui si segnala il preziosissimo enkolpion di fattura bizantina, crocetta-reliquiario pettorale, esposto in una teca in cui si erge da protagonista, o ancora lo straordinario ostensorio d’oro tempestato di diamanti, smeraldi e rubini del palermitano Giuseppe Vella, donato nel ‘700 alla Chiesa Madre dal canonico Giuseppe Sortino.

Alla creazione della Insigne Collegiata nel 1727 è dedicata lultima stanza grazie all’abate Antonino Giampiccolo, divenuto poi il primo parroco-cantore della Collegiata.

Tante altre notizie potrebbero essere raccontate sul Museo del Duomo ma soltanto una visita può rendere giustizia alle sue esposizioni.

La Cona del Gagini

La visita del Museo si completa con uno dei capolavori del XVI secolo miracolosamente giunto sino a noi. Si tratta di una grande "ancona" o "cona", cioé un altare in pietra, commissionato per il coro della vecchia chiesa di San Giorgio ed eseguito da Antonino Gagini e dalla sua bottega. 

La composizione originaria doveva prevedere diciotto nicchie entro cui erano inserite delle statue di santi, di cui restano soltanto tre esemplari.
Accanto alla nicchia centrale che presenta la consueta iconografia di San Giorgio che uccide il drago, questa moltitudine di santi guerrieri ci mostra un inequivocabile messaggio metaforico legato al tempo in cui fu commissionata l'opera. 
Se siete curiosi di scoprire quale messaggio cifrato nasconde questo altare, non resta che andare a vederlo...

Visita autonoma con supporti pannellistici, biglietto di ingresso; tutti i giorni, 10.00-13.00, su prenotazione al 392.0797486; Salita Duomo (a sinistra del Duomo di San Giorgio).

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