Gli ipogei funerari ragusani

Immagina di tornare dietro nel tempo e scoprire come le prime comunità di Cristiani seppellivano i loro defunti scavando profonde catacombe in cave naturali caratteristiche del territorio ragusano.

Questo tour ti porterà alla scoperta delle Grotte delle Trabacche, dell’Ipogeo di Cisternazzi e delle Catacombe di Cava Celone, tra baldacchini centrali, lunghi corridoi, arcosoli, fosse, archi ribassati, rozzi capitelli.

Grotta delle Trabacche

Ubicata nella valletta di C.da Buttino-Centopozzi, a sud-ovest di Ragusa, la grotta delle Trabacche rappresenta l’ipogeo più celebre dell’altopiano ibleo.

La sua notorietà è legata in tempi recenti alla fiction “Il Commissario Montalbano” che l’ha inserita all’interno di uno dei primi episodi – “Il Cane di Terracotta”. 

La sua esistenza è invece nota sin dai tempi dell’Houel (fine del XVIII secolo). L’impianto dell’ipogeo con la presenza di due teguria (tombe a baldacchino) che ricordano senz’altro quelli della vicina c.da Cisternazzi, permette di datarlo nel pieno IV secolo d.C.

PER VISITARE LA GROTTA DELLE TRABACCHE: Coordinate Maps GoogleExternal link (inizio percorso a piedi). Da qui 640 m a piedi, percorso facile.

Ipogeo di Cisternazzi:

La periferia sud-occidentale di Ragusa è interessata dalla fitta presenza di testimonianze funerarie ipogeiche e tombe a cielo aperto, databili con buona approssimazione tra il IV e il VI sec. d.C., che testimoniano la rete di fattorie rustiche o di piccoli agglomerati di casupole che dovevano costellare il paesaggio ibleo tardoantico lungo le principali vie di comunicazione, in stretta relazione con le stationes e mansiones (luoghi di sosta e ristoro).

L’ipogeo funerario di contrada Cisternazzi rappresenta una di queste evidenze, miracolosamente risparmiata.
PER VISITARE L'IPOGEO DI CISTERNAZZI: Coordinate Maps GoogleExternal link (inizio percorso a piedi). Da qui 715 m a piedi, percorso facile.

Catacombe di Cava Celone:

Una delle tipiche cave che caratterizzano i monti Iblei. Custodisce le uniche testimonianze che nel territorio ragusano possono essere chiamate “catacombe”.

Quella più significativo, indicata con la lettera “A”, è caratterizzata da tre gallerie quasi parallele in cui i loculi sono disposti sia lungo le pareti che sul pavimento.

Grazie al progetto Archeotur è stata allestita una passerella metallica che consente una migliore fruizione del luogo. Subito accanto si trova un secondo ipogeo contraddistinto dalla lettera B e, poco distante ancora il terzo ipogeo, C, oltre a vari altri ipogei minori di cui le balze rocciose sono costellate.
Pochi i reperti archeologici ritrovati durante i lavori di scavo e pulitura, essenzialmente frammenti di lucerne di terracotta che si potrebbero datare, con un certo margine di incertezza tra il IV ed il V sec. d.C.

PER VISITARE LE CATACOMBE DI CAVA CELONE: Coordinate Maps GoogleExternal link (inizio percorso a piedi). Da qui 550 m a piedi, percorso medio.

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