Festa Patronale di San Giorgio
Un’occasione unica per vivere in prima persona l’anima devota siciliana e il folklore che la caratterizza. I balconi si adornano con drappi rossi riportanti immagini del Santo, al suo passaggio piogge di petali di rosa o nastrini di carta bianchi e rossi celebrano il suo passaggio, urla festanti di "Tutti, Truonu!", cioè “Patrono”, ricordano con orgoglio millenni di storia, al suono della banda che intona marce e marcette per accompagnare l’avanzata del Santo.
La domenica è certamente il momento più atteso: le campane che suonano festose al mattino preannunciano l’aria di festa che si concluderà soltanto con il rientro del Santo al Duomo. Particolarmente emozionanti sono le catene umane dei fedeli che, animati da una forza che solo la fede e la devozione sa dare, trascinano questo simulacro lungo le erte scalinate delle chiese del Purgatorio e del Duomo.
Nell’ultimo tratto, al calar della sera del terzo giorno, i portatori giunti ai Giardini Iblei, prendono la statua di San Giorgio sulle loro spalle e la conducono festosamente in processione fino a piazza Duomo, facendola "ballare".
Lo spettatore ha quasi l’impressione che questo Santo cavalchi sulle teste della folla, accorsa ad assistere a questo momento di trionfo.