Antiche e spesse mura di pietra bianca lo cingono e proteggono le corti e i bagli interni. La sua torre bianca si erge e domina l'altipiano che degrada dolcemente verso il mare, lo sguardo abbraccia la costa per miglia e miglia; di fronte, visibili nelle giornate limpide di queste latitudini, le isole di Malta e la Costa africana, un orizzonte infinito carico di fascino e di memoria. L'Eremo della Giubiliana, quasi un luogo della mente più che un sito reale, qualcosa immaginato apposta per rifugiarvi lo spirito, in fuga dalla realtà incalzante del nostro tempo; gli ingredienti ci sono tutti: un'antica Torre sorta a difesa delle scorrerie dei pirati barbareschi, l'epopea dei Cavalieri di Malta sullo sfondo avventuroso e leggendario della guerra di Corsa nel Mediterraneo; un'antica famiglia che acquisisce l'Eremo nel '700 e lo utilizza come baglio fortificato sino ai giorni nostri, quando l'ultima erede, Vincenza Jolanda Nifosi, decide di restaurarlo e di aprirlo all'ospitalità. Le camere sono state ricavate nelle cellette dei frati, dotate di ogni confort ma arredate con mobili d'epoca siciliani e suppellettili originali di famiglia, che le rendono cosi diverse da una tradizionale camera d'albergo. L'accoglienza è quella calda e particolare dell'antica residenza di campagna siciliana, con un rituale sobrio e raffinato che vi coinvolgerà, facendovi sentire subito a vostro agio; a ciò contribuisce sicuramente la gestione diretta dei proprietari, affiancata da un personale attento e professionale che conferisce agli ospiti la più sicura e discreta convivialità. 20 camere, 7 suite, 1 esclusiva Suite lungo la pista privata di atterraggio e 5 cottage con telefono diretto, frigobar, cassaforte, asciugacapelli, Sky TV, connessione internet wireless. Ristoranti "Don Eusebio" e "La Cripta". Lezioni di cucina, degustazioni con sommelier, area benessere "Asphodelus", Eremo della Giubiliana Experience con tour del Barocco. Piscina in giardino. Parcheggio privato per auto e aeroplani.
L'Eremo della Giubiliana, pochi chilometri a sud di Ragusa, più a sud di Tunisi, nelle Terre d'Oriente di una Sicilia diversa, quella dell'altipiano ibleo e della sua natura incontaminata, tra boschi di carrubi e muri a secco.