Unesco dal 2002

Unesco dal 2002 Unesco dal 2002
Il vincolo Unesco conquistato nel 2002 dopo un certosino lavoro portato avanti dall'Amministrazione Comunale coadiuvata da molti attori locali è quello di sito seriale "Città tardo barocche del Val di Noto".

E' proprio il caso di dire che l'unione fa la forza. Ragusa, insieme alla ecittà di Noto e Caltagirone è stata riconosciuta meritevole di un'area di tutela coincidente al suo intero centro storico anche se, convenzionalmente sono stati individuati 18 capolavori architettonici da inserire nel Piano di Gestione.

1) S. Giovanni Battista, propietà Diocesi di Ragusa, visitabile tutti i giorni, XVII secolo.

2) S. Maria delle Scale, proprietà Diocesi di Ragusa, visitabile secondo protocollo con Diocesi, XV-XVII secc. 

3) S. Filippo Neri, proprietà Diocesi di Ragusa, aperture occasionali, XVII sec.
4) S. Maria dell'Itria, proprietà Diocesi di Ragusa, visitabile secondo protocollo con Diocesi, XVII sec.

5) Chiesa del Purgatorio, proprietà Diocesi di Ragusa, visitabile secondo protocollo con Diocesi, XVI-XVII secc.

6) S. Francesco all'Immacolata, proprietà Diocesi di Ragusa, aperture occasionali, XIV-XVIII secc.
7) S. Maria del Gesù, proprietà fondo FEC, XVII sec. 
8) Duomo San Giorgio, proprietà Diocesi di Ragusa, visitabile tutti i giorni, XVIII secc.

9) S. Giuseppe, proprietà fondo FEC, visitabile tutti i giorni, XVIII sec.

10) S. Maria dei Miracoli, proprietà fondo FEC, XVII sec.
11) Palazzo Vescovile, proprietà Diocesi di Ragusa, sede del Vescovo, XVIII sec.
12) Palazzo Zacco, proprietà comunale, sede del Museo della città, XVIII sec.

13) Palazzo Bertini, proprietà privata, XVIII sec.
14) Palazzo Sortino Trono, proprietà comunale, non visitabile,  XVIII sec.
15) Palazzo della Cancelleria, proprietà comunale, in fase di ristrutturazione, XVIII sec.

16) Palazzo Cosentini, proprietà comunale, aperture occasioni, XVIII sec.

17) Palazzo La Rocca, proprietà del Consorzio Libero Comunale di Ragusa, visitabile tutti i giorni, XVIII sec.

18) Palazzo Battaglia, proprietà privata, XVIII sec.
“Le otto città del sud-est della Sicilia: Caltagirone, Militello in Val di Catania, Catania, Modica, Noto, Palazzolo, Ragusa e Scicli furono ricostruite dopo il 1693, nello stesso luogo o vicino alle città esistenti al tempo del terremoto di qull’anno. Esse rappresentano una considerabile impresa collettiva, portata con successo ad un alto livello di architettura e compimento artistico. Custodite all’interno del tardo Barocco, esse descrivono pure particolari innovazioni nella progettazione urbanistica e nella costruzione di città”. 

I criteri adottati dall’Unesco per l’iscrizione del Val di Noto nel Patrimonio dell’Umanità:

  • Criterio i: Questo gruppo di città del sud-est della Sicilia fornisce una notevole testimonianza del genio esuberante dell’arte e dell’architettura del tardo Barocco.
  • Criterio ii: Le città del Val di Noto rappresentano l’apice e la fioritura finale dell’arte Barocca in Europa.
  • Criterio iv: L’eccezionale qualità dell’arte e dell’architettura del tardo Barocco del Val di Noto la posizionano in una omogeneità geografica e cronologica, così come la sua ricchezza è il risultato del terremoto, in questa zona, del 1693.
  • Criterio v: Le otto città del sud-est della Sicilia che hanno presentato questa richiesta sono l’esempio di sistemazione urbanistica in questa zona permanentemente a rischio di terremoti ed eruzioni da parte dell’Etna”. I criteri suddetti trovano corrispondenza con ben 4 dei 6 criteri individuati dall’UNESCO affinché un sito possa essere considerato di “valore universale eccezionale”

Avanzamenti nella gestione del sito Unesco

Il 4 ottobre 2021 si è costituito un ente gestore, individuato nel Distretto Turistico del Sud Est, presieduto dall'allora sindaco di Noto Corrado Bonfanti, per occuparsi dell'attuazione delle linee programmate del revisionato Piano di Gestione. A seguito di una procedura  molto complessa si è firmato un atto di intesa alla presenza della dott.ssa Maria Concetta Antinoro, dirigente generale del Dipartimento dei Beni culturali e dell'Identità siciliana, dei sindaci, o dei loro rappresentanti, degli 8 comuni che fanno parte del Sito (Caltagirone, Catania, Militello in Val di Catania, Noto, Modica, Palazzo Acreide, Scicli e Ragusa), delle 5 diocesi coinvolte (Caltagirone, Catania, Noto, Siracusa e Ragusa), dell’Università di Catania, dei Liberi consorzi comunali di Siracusa e Ragusa e della Città Metropolitana di Catania, del Monastero di S. Benedetto dell’Adorazione Perpetua di Catania e dei Fec delle Prefetture di Siracusa, Catania e Ragusa. Un nuovo inizio per il Val di Noto, a venti anni dal prestigioso riconoscimento Unesco. 

Attualmente in corso è la gara per un bando ministeriale finalizzato alla creazione di visitor center in ciascuno dei comuni appartenenti al vincolo Unesco "Città tardo-barocche del Val di Noto" e per la creazione di itinerari turistici con mezzi digitali.

 

Richiedi informazioni

Grazie

Grazie: ti abbiamo inviato una mail per attivare la tua iscrizione e selezionare le tue preferenze se previsto.

Qualcosa è andato storto

Riprova